Quando Ivana Ferrara e Mirco Eusebi risulteranno essere non colpevoli dei reati loro prescritti, quali riparo potrebbe essere messo in atto per risarcire i due? E ancora con sentenza assolutoria, quale penalità per i magistrati, pubblico ministero e giudice delle indagini preliminari? NESSUNA. I giudici che sbagliano, non pagano mai per i loro errori che non di rado rovinano, aziende, famiglie, reputazione ed amicizie. Solitamente, le indagini che svolgono i PM nell’esecuzione del mandato della Procura di competenza, tendono sempre a concretizzare la responsabilità dei soggetti inquisiti, secondo i termini di una presunzione di colpa. Troppo spesso va a finire che il PM si innamori della tesi accusatoria, basata sulla raccolta dei documenti e delle carte, ed inconsciamente tende a “sistemare” gli elementi che emergono dalle indagini, dalle carte, specialmente se sono sfavorevoli all’imputato. Ma dopo aver letto le carte dove si evince che, il risultato ottenuto dai test dei tecnici del Tribunali, non sono attendibili non solo perchè non erano a conoscenza della procedura di istallazione,indispensabile per il funzionamento del dispositivo, ma anche perchè il test è stato eseguito per solo poche ore, mentre il dispositivo ha bisogno di un tempo quantificato in circa 30 gg. per andare a REGIME, e dopo aver letto le carte delle prove del TUV, dell’Università di Trieste, dell’Università della Turchia e dei clienti soddisfatti, quali altre carte, ci viene da pensare, vorrà tirar fuori i PM i prossimo 22 Dicembre, data nella quale ha chiesto una replica? Al Pm sembra interessi trovare solo delle solide conferme all’accusa, elementi volti ad inchiodare l’accusato alle vere o presunte responsabilità in ordine al capo d’accusa. Il resto non conta: come un fiume in piena a volte travolge gli argini per distruggere tutto al suo passaggio, anche le vite dei perseguiti. Il percorso accusatorio, arriva alla sua impalcatura, non importa come, ma la colonna portante dell’accusa deve stare in piedi. E’ il gioco delle parti, PM e GIP, durante le indagini, ma spesso in questo gioco c’è il massacro degli imputati, che a seconda del loro grado di sensibilità, riportano traumi psichici e morali di rilevante gravità, senza parlare dei danni economici che spesso distruggono l’economia e la vita di chi vi è implicato. Speriamo che qualcuno si renda conto che questo non è un “gioco” e che le uniche carte che mancano da presentare per chiudere questo “giochetto”, sono quelle da gioco! Ma anche qui bisogna stare attenti : C’è solo un RE DELLE CARTE ed è il grande CALIFFO!